Modello ibrido? Sì, ma non così

Apple vuole che le persone tornino in ufficio tre giorni alla settimana.

Tiktok sta facendo lo stesso.

Google sta anche tagliando lo stipendio fino al 25% a chi lavora da casa (a onor del vero questo ha anche che fare con il caro affitti nella Silicon Valley, ma va considerato comunque).

Il fatto è che queste tre sono lontane dall’essere le uniche aziende a farlo, e a quanto pare, sembra che nei prossimi mesi vedremo che sempre più aziende vorranno riportare la gente negli uffici.

Tutto questo mentre una pandemia è ancora in corso…

Tutto questo mentre la gente si è abituata a questa realtà – che non ci sorprenda quindi se non tutti sono entusiasti all’idea…

Le aziende tirano dentro, le persone vogliono restare fuori

È stata dura abituarsi a lavorare da casa, ma dopo più di un anno abbiamo trovato il nostro ritmo ed equilibrio che nella maggior parte dei casi funziona molto meglio di prima: più tempo, più controllo, meno fretta una volta che le cose si sono sistemate.

Prendiamo ad esempio i tempi di pendolarismo: per molti non ce ne sono ora, quindi perché dovremmo volerli aggiungere di nuovo? Alcune persone vorrebbero smettere piuttosto che rientrare.

Alcune persone preferirebbero licenziarsi piuttosto che tornare in un ufficio.

A dire il vero non sono sicuro del modello esatto con cui finiremo – non credo che qualcuno lo sappia con certezza – ma a quanto pare sarà un modello di lavoro ibrido: alcuni giorni da casa, alcuni giorni in ufficio.

Dovremo andare per tentativi, naturalmente, ma dobbiamo considerare un aspetto chiave.

Per far funzionare qualsiasi modello di lavoro ibrido, c’è una cosa che le organizzazioni devono affrontare subito, prima di ogni altra se vogliono avere qualche possibilità di successo.

Il fatto che non siamo più abituati a lavorare in presenza.

Non siamo più abituati a lavorare in presenza. 

Pensaci: quest’anno è stato tutto remoto.

Comunicazione in remoto

Lavoro in remoto

Addirittura feste di compleanno in remoto!

Niente è stato fatto di persona e ogni interazione che abbiamo avuto è stata filtrata attraverso un’interfaccia digitale.

Siamo passati attraverso tutto questo e abbiamo persino inventato la zoom fatigue per un motivo: perché eravamo esausti.

Non è finita però… sarà altrettanto faticoso dover interagire con gli altri tutto il giorno.

Sarà altrettanto faticoso dover interagire con gli altri tutto il giorno.

Per esempio,la settimana scorsa ho avuto il mio primo workshop in persona dopo un anno e mezzo, ed è stato molto, molto più faticoso di quanto avessi previsto.

Il workshop di per sé era sicuro, tutti abbiamo fatto il test negativo ed è andato bene, ma siamo tutti d’accordo su una cosa: non siamo più abituati a stare con gli altri per ore e ore.

Siamo così abituati a tenere gli altri a distanza che ri-impegnarsi con loro, riconnettersi, semplicemente sentirsi a proprio agio in uno spazio chiuso con altre persone è difficile.

Ci siamo abituati a sentirci disconnessi dagli altri, e se le organizzazioni ci costringono a riconnetterci semplicemente riportandoci in ufficio, ce ne andremo e cercheremo un’alternativa.

Ci siamo abituati a sentirci disconnessi dagli altri, e se le aziende ci costringono a riconnetterci semplicemente riportandoci in ufficio, ce ne andremo e cercheremo un’alternativa.

Se le aziende non agiscono ora per riconnettersi alle persone, queste se ne andranno

Questa è la vera preoccupazione

Se ti riconosci in tutto quello che hai letto prima, prima di tutto non sei solo.

E se rappresenti un’organizzazione, trova un modo per coinvolgere nuovamente i tuoi. Scopri cosa vogliono e di cosa hanno bisogno e segui per quella strada.

Il modo migiore per farlo?

Fai affidamento sui tuoi manager.

Fai affidamento sui tuoi manager.

Non è stata l’azienda a mantenere i contatti con tutti, sono stati i manager.

Non è stata l’azienda a risolvere conflitti o ad ascoltare, sono stati i manager.

Non sarà quindi l’azienda a riallacciare i rapporti con le persone, saranno i manager a farlo.

I tuoi manager sono i tuoi ambasciatori: la fiducia non si dà a un’entità, si dà alla persona che rappresenta quell’entità.

Quindi riconoscilo, fornisci ai leader la prospettiva, le competenze e gli strumenti di cui hanno bisogno per ri-impegnarsi con gli altri – e se sei un manager sii consapevoli del tuo ruolo e inizia a lavorare.

Sii costante nell’impegno e tocca con mano il risultato, coraggio!

Sii costante nell’impegno e tocca con mano il risultato, coraggio!

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