Le 17 migliori risorse per manager (update 2023)

Trovare delle risorse per manager non è difficile – basta cercare su Google e ne escono una milionata.

Ma ne abbiamo proprio bisogno di una milionata?

Diventare manager è un cambiamento importante: vieni catapultata in un nuovo ruolo e hai bisogno di adottare rapidamente nuove competenze, metodi e strumenti (soprattutto alla luce delle recenti previsioni di leadership). Risorse infinite non servono, servono quelle giuste.

Queste per esempio.

Ho lavorato per anni nel “management” – sia dall’interno come manager, sia da formatore e consulente e ho testato una quantità di risorse enorme, di cui praticamente nessuna ha resistito negli anni, tranne queste poche.

Queste sono le risorse a più alto rendimento per i manager in circolazione. Rapide, applicabili e di immediato impatto.

Le ho usate tutte, e ne ho anche sviluppato un paio da zero dove ce n’era bisogno. Ognuna, a modo suo, mi ha dato una mano a crescere e spero possano essere utili anche a te.

Eccole: le migliori risorse per manager che conosco.

Strumenti di autovalutazione

Le prime risorse per i manager che ti propongo hanno tutte l’obiettivo di aiutarti a capire meglio chi tu sia e che tipo di leader tu possa essere.

Ovvio, da leader vuoi guidare, motivare, ispirare chi ti sta vicino e ottenere prestazioni migliori.

Ma quello è il punto di arrivo!

Prima bisogna lavorare, e non trovo ci sia un modo migliore di farlo che partire da un minimo di sviluppo personale.

Magari non sarà la cosa più appassionante del mondo, ma è assolutamente necessaria – e c’è di buono che la quantità di risorse che hai a disposizione sono parecchie.

Queste sono quelle che trovo più valide.

Bias test

Essere giusti e imparziali fa parte del tuo lavoro, e il modo migliore per iniziare è sicuramente Project Implicit.

COMINCIA DA QUI

L’importanza di questo strumento è mostruosa, per tutti i manager a tutti i livelli.

Tutti abbiamo dei bias o pregiudizi, è un dato di fatto. Il problema è che non sempre sappiamo quali siano i nostri (anzi quasi mai), per cui sapere su cosa si è prevenuti e dove bisogna stare attenti può esserci davvero utile.

Il problema è che è impossibile farlo da soli ma abbiamo sempre bisogno di uno strumento che ci dia un punto di vista esterno – il migliore in circolazione è Project Implicit

Project Implicit è un progetto gratuito dell’Università di Harvard il cui scopo è offrire un’ autovalutazione rapida e scientifica per sapere:

  • se hai un bias in un determinato ambito
  • quanto sia forte quel bias

In pratica il test è questo (screenshot preso da un test che controlla i pregiudizi legati all’età)

Ogni test richiede circa 10 minuti.

L’idea è di andare il più veloce possibile e verificare verso dove propendono le tue risposte istintive – è impegnativo ma anche divertente.

A seconda della direzione che prendono le tue risposte, il sistema misurerà se hai un bias verso un determinato gruppo di persone. Non sarà sempre bello sentirselo dire ma saperlo ti permette di fare qualcosa a riguardo.

Io per esempio ho scoperto di avere un bias verso una persona che reputo attraente – il che significa che per esempio tenderò a preferire il lavoro svolto da una persona di bell’aspetto.

Non ne vado fiero, anzi… ma se non lo sapessi rischierei di non risultare imparziale o nemmeno credibile, e il tutto a mia insaputa!

Pensa a quanta influenza hanno i tuoi pregiudizi su come ti relazioni con i diversi membri del team come manager… puoi davvero permetterti di favorire determinate persone e altre no?

Ovviamente no, per cui occhio ai bias!

Test della Leadership

La fiducia nel proprio manager è il più grande driver di performance per una squadra. Questo test ti aiuta a guadagnarla.

Questo test della leadership è gratuito ed è tutta opera mia – accesso libero ovviamente!

In brevissimo:

  • La relazione che un manager risce a stabilire con ogni membro del team è il driver più forte sia della performance che dei buoni comportamenti delle persone.
  • Le due componenti più importanti di questa relazione sono la fiducia e la capacità di motivare .
  • La fiducia si basa su tre qualità che devi dimostrare al tuo team di possedere: abilità, benevolenza e integrità.
  • La capacità di motivare si basa su tre bisogni del team che devi riuscire a soddisfare: autonomia, competenza e relazionalità.

Ho progettato questo test della leadership (con tutti i riferimenti scientifici del caso in fondo alla pagina) per permetterti di verificare con mano quanto sia il tuo “livello” in ciascuno di questi fattori, permettendoti poi di lavorare in modo più accurato tu quelli a più alta priorità.

TI invito a farlo subito, sono 33 domande e ci vorranno 10 minuti massimo – poi dimmi cosa ne pensi!

Test dello humour

Ci sono 4 stili di humour, 2 sono una risorsa per te e per gli altri, 2 un pericolo – qual è il tuo stile prevalente?

Parliamoci chiaro: l’umorismo non è la prima cosa a cui si pensa in termini di risorse per i manager.

Ma si dovrebbe.

Senza entrare troppo nei dettagli (ho già scritto su l’umorismo nella leadership), l’umorismo è un modo potente per guidare, connettere, eseguire e perseverare – come manager e come team.

Il fatto è che ci sono 4 stili di humour: 2 sono positivi, 2 sono negativi.

  • Quelli positivi ti permettono di creare, costruire, gestire lo stress e costruire la resilienza nel tuo team.
  • Quelli negativi sono aggressivi, di breve durata, distruttivi per la tua stabilità e quella del tuo team.

Ora, ecco il punto:

Il tuo stile di humour è una combinazione di questi quattro, e l’unico modo per sapere quale di questi sia quello prevalente è di testarlo.

Con questo test dello humour per esempio.

Grafica basilare, ma contenuto eccezionale

E’ gratuito, ci vogliono 5 minuti per compilarlo e ti darà non solo una solida valutazione, ma anche approfondimenti su quale sia il tuo stile prevalente e cosa dovresti fare per ottenere di più, per te stesso e per il tuo team.

Test dell’intelligenza emotiva

L’intelligenza emotiva migliora la capacità di un leader di ispirare, motivare e guidare il suo team.

Anche questo test dell’intelligenza emotiva è opera mia. L’ho sviluppato per il mio corso online e per il mio libro intelligenza emotiva e leadership – ma ho deciso di rilasciarlo gratuitamente.

Essere intelligenti dal punto di vista emotivo significa assumere un ruolo attivo nel gestire quanto le emozioni influiscono sul nostro modo di essere. Soprattutto significa ridurre la tensione a cui è sottoposto il nostro cervello, liberando risorse per concentrarsi, imparare e relazionarsi più personalmente con gli altri – tutti aspetti fondamentali per un manager.

Il fatot che ormai l’intelligenza emotiva sia diventata “di moda” non signifoca che non sia comunque importante. L’intelligenza emotiva aiuta sia a relazionarsi personalmente e profondamente con gli altri nel team, sia a sviluppare una rete di compagni fidati che si sostengono a vicenda anche sotto incertezza e pressione.

Arrivare a quel punto è un processo lungo, ma sapere quale sia il punto di partenza, e quali siano i punti di forza e di debolezza aiuta ad andare spediti – e questo è proprio l’obiettivo di questo assessment.

Richiede circa 5 minuti.

Test dei blindspot

Questo test è la risposta a domande tipo: stai facendo attenzione a tutto? Sta succedendo qualcosa di cui dovresti essere a conoscenza, e dove?

Avere un blind spot (“punto cieco”) significa non solo non avere informazioni su un’area importante, ma anzi non essere proprio al corrente dell’esistenza di quell’area.

Tutte le situazioni sono diverse, e ogni contesto è una realtà a sé, naturalmente, ma anche in questo caso è utile avere un quadro di riferimento per verificare se si ci sono delle aree nascoste.

Questo di Princeton Management Consulting ha sviluppato un test apposito proprio per aiutarti a farlo.

È un pdf e c’è un libro collegato per approfondire.

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Risorse di leadership per manager

La risorsa che ti presento ha a che fare con lo stile di leadership che devi adottare caso per caso quando vuoi far crescere rapidamente chi lavora con te.

Perchè usarla? Perchè più puoi fare affidamento sui tuoi colleghi e riporti, più creerai un ambiente interno solido e costruttivo in cui tutti possano lavorare al meglio delle loro possibilità.

Unico punto a riguardo: qui parliamo di far crescere le persone solo dal punto di vista delle hard skill – per le soft skill e per dinamiche di leadership creativa ti conviene valutare caso per caso.

Come scegliere il miglior stile di leadership per aiutare il tuo team a crescere

Come sviluppare rapidamente tutti i membri del team e renderli indipendenti ed efficaci.

Guidare il tuo team significa anche permettere la loro crescita e la loro capacità di lavorare in modo indipendente, e questa risorsa per i manager (Modello Hersey-Blanchard) può esserti d’aiuto.

Il modo in cui funziona è semplice: considera ogni persona che lavora con te e chiediti:

“A che livello sono le competenze di questa persona?” e “Quanto è sicura questa persona delle sue capacità?

In base alle risposte che dai ti troverai in una di quattro situazioni, ognuna con uno stile di leadership associato che funziona meglio per consentire la loro crescita in quella fase.

Livello di Maturità del membro del teamStile di Leadership
1 – Basse Abilità, Bassa Fiducia nelle proprie Capacità, nessuna volontà di lavorare o prendersi responsabilitàA – Telling:
Il tuo membro del team non ha abilità e fiducia, e non vuole prendersi responsabilità.
Digli cosa fare esattamente e guidalo passo dopo passo. L’obiettivo è quello di costruire le competenze di base.
2 – Basse competenze, bassa fiducia nelle proprie capacità, nessuna volontà di assumersi la piena responsabilità, ma disposti a “fare un tentativo”.B – Selling:
Il tuo membro del team non ha abilità e non ha fiducia, ma vuole fare un tentativo.
Fai lo stesso come hai fatto prima (“Telling”) ma ora coinvolgilo anche. Sottolinea lo sforzo, l’apprendimento e la crescita: motiva. L’obiettivo è quello di continuare a costruire le competenze necessarie e usarle come tramite per iniziare a costruire la fiducia nelle proprie capacità.
3 – Competenze elevate, ancora poca fiducia nelle proprie capacità, disposti a lavorare e ad assumersi la responsabilitàC – Participating:
Il tuo membro del team è ora abile e indipendente, ma non vuole ancora assumersi la piena responsabilità.
Smetti di spiegare cosa fare e come farlo (non serve più), ma mostra esplicitamente che condividerai la responsabilità per il risultato del suo lavoro.
Questo fornisce una rete di sicurezza e un senso di sicurezza, che rende la persona più fiduciosa nel lavorare in modo indipendente.
L’obiettivo è di continuare a costruire la fiducia della persona nelle proprie capacità.
4 – Competenze elevate, alta fiducia nelle proprie capacità, disposti a lavorare e ad assumersi responsabilitàD – Delegating:
Il tuo membro del team è abile e sicuro di sé e può lavorare in modo indipendente. Il tuo ruolo è ora quello di sorvegliare da lontano, fidandoti della sua abilità e capacità di lavorare in modo indipendente.

Come vedi il tuo stile deve cambiare a seconda di queste variabili. Di nuovo, questo è un modo per aiutare la tua squadra a crescere e ad essere motivata nel tempo.

Precisamente per quest’ultima ragione, però, devi assicurarti di applicarlo costantemente a tutti i membri della tua organizzazione, e non come una cosa una tantum.

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Risorse per la risoluzione dei problemi e il processo decisionale per i manager

Queste risorse per manager sono strumenti semplici ed efficaci per capire su quali basi prendere una decisione e per avere le probabilità più alte di prendere quella giusta.

5 perché

Uno degli strumenti più semplici e più efficaci del mondo.

Hai un problema da risolvere?

Chiedi “perché?” cinque volte di seguito.

Spesso un problema è solo un sintomo; per eliminarlo davvero bisogna scavare più a fondo, trovare la causa remota e rimuoverla.

Vediamo un esempio:

– Luca non rispetta mai le scadenze.

– Perché?

– Non si sa organizzare

– Perché?

Le sue responsabilità sono aumentate nell’ultimo anno.

– Perché?

Ha preso il posto del suo predecessore.

– Perché?

Il suo predecessore è stato promosso e trasferito in un’altra unità.

– Perché?

L’altra unità aveva bisogno di ulteriori capacità.

Tirando le somme: non è necessariamente che Luca non si sappia organizzare, è che è oberato di lavoro a causa di una riorganizzazione interna della forza lavoro e non riesce a far fronte alle sue precedenti e ulteriori responsabilità.

Chiedendo semplicemente “perché” per 5 volte, siamo arrivati a determinare la causa principale e una soluzione per questo problema.

È semplice, veloce e efficace – la combinazione perfetta.

RAPID

Il modo migliore di organizzare il team quando devi prendere una decisione senza ritardi o conflitti.

Ho già parlato del RAPID: è il modo migliore di gestire il team quando ti trovi a dover prendere una decisione delicata e non puoi permetterti di sbagliare, di trovarti a gestire un conflitto o di procrastinare a oltranza.

Comincia a dividere il team in 5 gruppi, ciascuno con una sua funzione.

  1. Il gruppo uno raccomanda
  2. Il gruppo due fornisce input
  3. Il gruppo tre accetta
  4. Il gruppo quattro decide
  5. Il gruppo cinque esegue

Regole:

  1. Ogni gruppo è responsabile solo del proprio compito, non sono ammesse interferenze di alcun tipo nel lavoro degli altri gruppi.
  2. La responsabilità finale del successo o del fallimento è del gruppo 4 (cioè di chi decide).

Processo:

  1. Gruppo 1 formula alcune opzioni dato un problema, può chiedere aiuto al Gruppo 2.
  2. Il Gruppo 3 rivede le opzioni che il Gruppo 1 ha sviluppato, può accettare, chiedere più lavoro o porre il veto su una proposta.
  3. Una volta che il Gruppo 3 è d’accordo su alcune proposte, il Gruppo 4 decide la linea d’azione scegliendone una
  4. Il Gruppo 5 la esegue.
  5. Nel caso ci sia un punto morto tra i Gruppi 1 e 3, il Gruppo 4 ha la facoltà di risolverlo.

A livello più schematico:

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Podcast

I podcast sono grandi risorse per i manager, e ce n’è per tutti… Anche io ho il mio snippets of leadership podcast, ma non lo metto in elenco perché per quanto ne so basta citarne soltanto uno: manager tools.

Manager tools

Manager Tools esiste dal 2005, cioè da secoli se parliamo di internet, ha centinaia di migliaia di follower che continuano ad aumentare da allora.

Perché?

Perché la qualità parla da sola: che tu sia un nuovo manager, o che tu abbia anni di esperienza manager tools dovrebbe essere uno dei primi posti dove guardare.

Su questo posso garantire personalmente benché non sia un amante dei podcast – Il miglior manager che abbia mai avuto era una persona alle prime armi che ha seguito passo passo tutti i consigli di manager tools su one-to-one, feedback, struttura delle riunioni…

A mani basse, il miglior manager che abbia mai avuto.

Quindi consiglio: dacci un’occhiata e mettilo alla prova, ci tirerai fuori parecchio.

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Corsi online e piattaforme

Le competenze sono risorse necessarie, specialmente ora che il valore nel tempo di una competenza sta diventando sempre più breve. Come manager sei spinto sempre più verso il ruolo di coach, mentore, facilitatore – tutti ruoli che hanno poco a che fare con i compiti propri di un manager inteso nel senso tradizionale del termine.

Se questo è vero, allora è anche vero che lavorare sullo sviluppo di competenze nuove e adatte a ruoli diversi è fondamentale – a riguardo ci sono due risorse che possono esserti utili, te le propongo.

Classcentral

Classcentral è lo sportello unico per i corsi online gratuiti: 30.000 e passa

I corsi aperti online (MOOC) sono risorse fantastiche per i manager, e su classcentral ce ne sono un’infinità

Tieni presente che:

  • la maggior parte sono gratuiti
  • la maggior parte sono tenuti da università di alto livello
  • c’è un corso praticamente su ogni argomento.

I MOOC non sono una novità, e ci sono un sacco di siti che li raccolgono (ad esempio Coursera, EdX, HarvardX…). Classcentral funziona come un motore di ricerca su tutti, in parallelo.

In pratica:

Se hai bisogno di sviluppare un’abilità o imparare ad usare uno strumento come manager, lascia che Classcentral sia il primo posto dove guardi – potrebbe esserci qualcosa di incredibile e ufficiale, e gratis.

Emotional Intelligence for Leaders

Questa è la mia personale visione di cosa sia la leadership – il mio lavoro su quella che ritengo una competenza fondamentale – troppo spesso bistrattata – per i manager di qualsiasi livello.

Questa è la mia risposta alla domanda: cosa ha l’impatto più forte sulla fiducia, le prestazioni e la motivazione di un manager e del suo team?

Essere intelligenti dal punto di vista emotivo vuol dire sbloccare un arsenale in più, fatto di strumenti etici ed efficaci per motivare ed ispirare le persone.

L’intelligenza emotiva è un’abilità, e se allenata e sviluppata correttamente può sbloccare ulteriore energia, concentrazione e spazio mentale, sia per te stesso che per il tuo team.

Se püerò ci mettiamo a cercare del contenuto a riguardo vediamo subito che ne abbiamo parechcio, ma riassunto spesson sotto due sole categorie

  1. Contenuto online superficiale (articoli tipo “tre modi per dimostrare empatia”), fatto per lo scorrimento veloce
  2. Contenuto accademico e teorico, valido ma di difficile applicazione.

In questo corso ho adottato un approccio opposto: contenuto approfondito ma decisamente pratico e applicabile. Una guida passo dopo passo in pratica.

La versione completa è ovviamente a pagamento, ma ci sono anche un sacco di contenuti a cui si può accedere gratuitamente.

Tutte le lezioni del Modulo 2 sono liberamente accessibili, ad esempio, così come il test di intelligenza emotiva che è alla base del corso.

Radical HR

Non poteva assolutamente mancare all’elenco!

Radical HR – come dice il nome – non è una piattaforma dedicata ai manager nello specifico, ma soprattutto agli HR.

Cioè non toglie che il materiale che viene presentato all’interno della piattaforma – sottoforma di brief, report, eventi e corsi online – sia due spanne sopra quello che trovi nella media.

Personalmente ho avuto l’onore e il piacere di sviluppare due corsi online che trovi disponibili sulla piattaforma – il primo su Creative Leadership for HR e il secondo su Competenze di Leadership Digitale e Remota.

A parte il mio materiale trovi però parecchio altro, sempre di alta qualità e soprattutto selezionato per far fronte ad esigenze attuali e sentite all’interno delle organizzazioni.

E se è vero che l’accoppiata vincente nelle organizzazioni sta diventando sempre di più quella fra HR Manager e Middle Management, allora è anche vero che per un manager sapere quello chge sta succedendo nel mondo HR diventa sempre più importante.

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Libri

I libri sono sempre ottime risorse per i manager. Sono un avido lettore, e un fan delle soluzioni rapide, applicabili e scientifiche, ed è per questo che questi sono dei capolavori dal mio punto di vista.

59 seconds di Richard Wiseman

Questo è il mio libro di riferimento per qualsiasi soft skill su cui voglio lavorare o che voglio sviluppare.

Pensa Leadership, Creatività, Felicità, Persuasione, Motivazione. Wiseman ha fatto un lavoro meraviglioso sia di ricerca e controllo delle sue fonti, sia di sviluppo di brevi esercizi che durano meno di un minuto (da qui il titolo) per darti una spinta in qualsiasi ambito tu ne abbia bisogno.

Non è necessariamente un libro di leadership, di management o di crescita personale… onestamente dipende da come lo si guarda. Si può vedere il suo contenuto come un modo per migliorare, o come un modo per andare avanti.

La mia parte preferita del libro è la Felicità e come aumentarla. Ho fatto un esercizio specifico ogni volta che le cose sono andate male per me e mi ha sempre aiutato a mantenere la calma e ad andare avanti. Se dovessi scegliere una pagina fra tutte di tutti i libri che ho mai letto, probabilmente sarebbe proprio quella che riporta questo esercizio.

If I understood you, would I have this look on my face? di Alan Alda

Se siete interessati alla comunicazione a qualsiasi livello, questa dovrebbe essere la prima lettura che prendete in mano.

Questo libro riunisce decenni di ricerca e pratica ed esplorazioni su ciò che ci rende capaci di relazionarci meglio con gli altri e di interagire con loro.

Facile da leggere, altamente coinvolgente e divertente, e che mette in chiaro alcuni concetti chiave che personalmente uso tuttora sia nel quotidiano che nel mio lavoro.

In termini di una risorsa per i manager, lo trovo incredibile perché tratta della comunicazione senza guardarla solo dal punto di vista lavorativo – anzi proprio a 360 gradi.

Il fatto è che non è stato scritto da un leader, o da un manager, o da un accademico.

È scritto da un attore (e anche bravo), cioè da qualcuno davvero interessato alla comunicazione, a relazionarsi con gli altri e a connettersi con loro – e si vede.

Il libro va al nocciolo della questione, e rispetto a molti altri è davvero una ventata di aria fresca, una lettura facile, approfondita e divertente – e molto più utile di molti altri libri “ufficiali” che ho letto.

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Strumenti di produttività, e gestione del tempo

Followupthen

Ho esaminato centinaia di strumenti, hack, plugin, estensioni per ottenere di più dal mio lavoro e dal mio tempo.

Followupthen è di gran lunga lo strumento più semplice, utile e conveniente che abbia mai trovato.

Followupthen è di gran lunga lo strumento più semplice, utile e conveniente che abbia mai trovato.

Perché?

Perché funziona tramite la tua casella di posta elettronica, senza installare nulla.

Hai bisogno di dare un seguito ad un’email che hai inviato ad un certo punto? Aggiungi un indirizzo email nella linea A, Cc o Ccn e ad un certo punto riceverai un’email che ti farà da reminder.

Ha eliminato la necessità di liste, promemoria, appuntamenti… funziona direttamente con le email che invio e opera in background – non c’è bisogno di installare nulla o imparare un sistema completamente nuovo.

Viene fornito gratuitamente o a pagamento. È semplice, all’osso e davvero, davvero d’impatto. Di solito non sono così apertamente entusiasta degli strumenti come lo sono di questo – provalo!

Calendly

Segreto di pulcinella?

Forse, ma c’è stato un tempo in cui io stesso non lo conoscevo o non lo usavo, quindi eccolo qui.

Calendly ti risparmia una trafila infinita di mail per metterti d’accordo su data e ora per un qualsiasi appuntamento.

Il mio solito modo di procedere era quello di mandare email avanti e indietro con suggerimenti per una fascia oraria con altre persone fino a quando ci siamo accordati su qualcosa.

È un processo doloroso: richiede tempo e risorse, e può sottrarre la tua attenzione da altre cose più importanti che devi fare.

Calendly te lo evita. Semplice, pulito e d’impatto.

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